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ITINERARI PER IL LAVORO: PERCHE’?
Siamo un gruppo di operatori del settore della formazione professionale, ma vogliamo parlare pochissimo di noi. Tantomeno ci interessa riproporre, per l'ennesima volta, il solito dibattito su un settore, la formazione professionale, ritenuto giustamente famigerato, nel quale si sono scaricati per decenni i peggiori vizi della politica siciliana. Non è più il momento di discussioni sterili e vane lamentazioni, che non spostano di un millimetro la realtà, molto difficile e complessa che abbiamo di fronte, drammaticamente, tutti i giorni. Come operatori del settore vogliamo dare, adesso, senza più indugi, un contributo piccolo, umile, ma, crediamo, utile e positivo, perché frutto non solo di conoscenze professionali astratte e teoriche, ma soprattutto di esperienze e competenze, maturate in tanti anni di attività sul territorio, nella nostra Sicilia, a stretto contatto con persone, spesso bisognose di aiuto e sostegno, nell'insidioso mondo del mercato del lavoro locale (quando c'è).
La chiusura del vecchio capitolo della formazione professionale in Sicilia, non vuol dire, infatti, che la nostra regione non abbia bisogno di formazione e servizi per il lavoro: tutt'altro!
Non vuol dire, neppure, che tutte le attività del passato debbano essere rottamate, a partire dagli stessi operatori, molto spesso vittime, non complici, di un sistema marcio e degradato da tempo.
Chi in questi anni ha provato a resistere, con una buona dose di eroismo, producendo, nonostante tutto, qualità e innovazione, in un contesto degradato come quello siciliano, non solo non può essere dimenticato, ma deve poter continuare ed andare avanti, con più forza e speranza di prima. Nonostante i gravi problemi, anche personali, il futuro non ci fa paura, perché l'orizzonte che si sta aprendo, fra tante macerie e incertezze, ci sembra stimolante, persino attraente, e suscita in noi il senso di nuovo impegno e responsabilità, in particolare nei confronti di tanti siciliani senza un lavoro e una formazione degni di questo nome.
Con l'associazione “Itinerari per il lavoro” che abbiamo in questi giorni costituito, vogliamo ribaltare radicalmente l'impostazione tradizionale di tanta politica e sindacato, non solo regionale, che vede al centro sempre il sistema della formazione professionale e solo dopo, molto dopo, le persone che sono i veri destinatari dei servizi. La persona al centro è per noi l'imperativo categorico, il perno fondamentale, attorno al quale pensare e progettare i servizi più adeguati e mirati. La persona deve venire prima di ogni altra cosa, anche di noi operatori. Prima della politica, dei sindacati e degli enti, che non possono in alcun modo strumentalizzare i bisogni di tante famiglie siciliane, tentando magari in alcuni casi di risuscitare un settore ormai decotto che, soprattutto quando risponde a logiche perverse e deteriori, deve essere considerato morto e sepolto per sempre.
Come operatori, non ci chiuderemo mai in un ghetto più o meno asfittico e autoreferenziale, ma sosterremo tutte quelle iniziative provenienti dal mondo politico e sindacale che riterremo positive e degne di attenzione, favorendo sempre il dialogo e le proposte per risolvere i problemi, anziché limitarsi a piangere e brontolare inutilmente.
Vogliamo dire, infine, che una buona formazione e servizi di qualità per il lavoro restano, sempre, la leva principale per lo sviluppo di ogni regione e, quindi, anche della Sicilia: oggi, ancora più di ieri. Non possiamo lasciare in mano ai soliti “praticoni” o, forse, anche peggio, il futuro della nostra terra, delle nostre famiglie, dei più giovani.

 
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